LA LEGGENDA DEL NODO D’AMORE
Siamo sul finire del 1300, il fiume Mincio scorre placido fra dolci colline e verdi campagne. Le guerre si susseguono in continuazione e il signore di Milano, Giangaleazzo Visconti si apposta con le sue truppe sulle sponde del fiume. I soldati approntano l’accampamento e scende la sera. Il buffone Gonnella al loro seguito si era informato delle leggende che circolavano tra la gente dei borghi vicini e intrattiene la truppa davanti ad un grande falò. Il fiume si dice popolato di splendide ninfe che di notte escono dal fiume per danzare allegramente sulle rive, ma una maledizione le aveva condannate a trasformarsi in orride streghe. Ecco che durante la notte le ninfe divenute streghe escono e iniziano a ballare tra i soldati addormentati; il capitano Malco però si sveglia e va loro incontro. Le streghe se ne avvedono e fuggono, ma il capitano ne insegue e raggiunge una; questa strega si dimena e perde il mantello che indossa rivelando subito le fattezze di una splendida ninfa. Il capitano ne rimane ammaliato e durante la notte tra i due nasce l’amore; si giurano eterna fedeltà. Il sole sta per sorgere e la ninfa di nome Silvia deve tornare nel fiume, dona allora a Malco un fazzoletto teneramente annodato come pegno d’amore. Il giorno dopo all’accampamento ci sono intrattenimenti e balli per il signore di Milano e Malco riconosce tra le danzatrici Silvia che per amor suo si era spinta tra gli uomini. Gli sguardi che si scambiano ingelosiscono Isabella, nobile dama che ambisce al capitano, la quale denuncia Silvia come strega. Le guardie intervengono per arrestarla, ma Malco si frappone e permette a Silvia di scappare. Malco viene imprigionato e la sera Isabella gli fa visita in cella dove chiede il suo perdono. In quel momento compare anche Silvia per salvare l’amato e gli propone l’unica via di fuga possibile: non sulla terra, ma nelle acque del fiume! Senza esitazione Malco accetta e si dirigono al Mincio. Poco dopo anche il signore di Milano giunge presso le rive del fiume, ma trova solamente sulla riva il fazzoletto di seta dorata annodato dai due amanti per sigillare il loro eterno amore. Ancor oggi si ricorda la storia dei due innamorati tirando una pasta sottile come la seta, annodata come il fazzoletto dorato e farcita di un delicato ripieno, altrimenti detto “tortellino”.
A questo speciale prodotto, il 15 giugno di ogni anno Borghetto dedica la tradizionale cena sul Ponte Visconteo, che accoglie ogni anno migliaia di ospiti provenienti da tutto il mondo. La cena, solo su prenotazione, è proposta su una lunghissima tavolata che, lungo tutto il ponte, inviterà i commensali a gustare le squisite pietanze preparate dai ristoratori, dai cuochi e dai camerieri locali, a partire dai famosi tortellini realizzati a mano uno ad uno, secondo la tradizione.
Dopo il calar del sole e le degustazioni secondo tradizione, coinvolgenti suoni e fuochi d‘artificio colorati andranno ad illuminare il castello di Valeggio sul Mincio per la gioia dei commensali.
Una volta giunti a Borghetto, lo spettacolo che si presenta è strabiliante: un’immensa tavolata si stende lungo tutto il Ponte Visconteo, e i ristoratori, i cuochi e i camerieri locali deliziano gli ospiti con i loro piatti e con i prelibati tortellini realizzati a mano uno ad uno, secondo la tradizione.
La rievocazione in costume medievale fa rivivere poi la struggente “Leggenda del Nodo d’Amore”, che narra delle gloriose gesta e dell’amore tormentato tra una splendida ninfa e un nobile capitano: il simbolo del loro amore, un fazzoletto di seta dorato e annodato, ricorda nella forma il rinomato tortellino di Valeggio.
Questa serata suggestiva e magica sul Ponte Visconteo, adagiato nella dolce vallata del Mincio dominata dal Castello di Valeggio, si conclude con l’accensione di migliaia di candele, in sintonia con i suoni e i colori dei fuochi artificiali che illuminano la notte.
Vivissimi complimenti a tutta l’organizzazione e un caloroso saluto alla famiglia Pasquali che dal 1959 splendidamente gestisce il Ristorante “ALLA BORSA” di Valeggio sul Mincio (VR) tel 045/7950093